sabato 13 settembre 2014

SUBITO RIFORMA DEL CORSO DI LAUREA IN FARMACIA

PAOLO PELINI (MRSI): La professione del Farmacista come tutti noi sappiamo è in un momento di crisi, anche se quest'anno pare che la tendenza dei ragazzi ad' immatricolarsi in questo corso di laurea stia aumentando.
Il motivo della crisi va certamente cercato in una preparazione sempre più inadeguata da parte del neolaureato in farmacia nel confrontarsi, uscito fuori dal mondo Universitario, con la vita lavorativa reale in farmacia che si è evoluta rispetto ad un corso di laurea di base obsoleto che viene proposto nelle nostre Università e con differenze da regione a regione su corsi optional anche molto forti, che a mio avviso vanno regolamentati creando le stesse possibilità di preparazione da Nord a Sud inserendo corsi opzionali uguali in tutte le facoltà di farmacia.
Mi preoccupa inoltre che si stia partendo dalla riforma dell'esame di stato e non dalla riforma appunto del corso di laurea o quantomeno si tenda ad' andare su quest'ultima a rilento.
Questo percorso è sbagliatissimo in quanto si parte dalla fine e non dall'inizio del problema che appunto come dicevo è un percorso formativo obsoleto che non rispecchia più le reali esigenze professionali del farmacista.
Come presidente del MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA, ho presentato al Fofi e al Parlamento oltre che ai Ministri competenti, un piano formativo che oltre a fornire quelle conoscenze necessarie per lavorare nella nuova farmacia dei servizi, dia la possibilità ai farmacisti di lavorare in settori diversi dalla classica farmacia, come nei laboratori di analisi clinica e nella ricerca biomedica.
E' indispensabile che la riforma della laurea sia al più presto operativa per riqualificare la professione.
Paolo Pelini
Presidente
MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA


martedì 5 agosto 2014

Fare una riforma seria della laurea il farmacia, eviterebbe il test di ammissione.

Numero Chiuso a Farmacia: Paolo Pelini, Se si attuasse una riforma della laurea in Farmacia seria e alla svelta, il numero chiuso non servirebbe! Purtroppo come e sotto gli occhi di tutti o quasi, l'unico reale sbocco professionale per un ragazzo che si laurea in farmacia è lavorare in una farmacia e ciò ovviamente crea un grande problema per il grande numero dei laureati contro la scarsità di farmacie. Ma se come vado ripetendo da tempo si permettesse allo studente in Farmacia tramite la modifica del corso di studi ( che però deve riguardare anche gli studenti degli ordinamenti attuali, se ne faranno richiesta)di avere nuovi sbocchi professionali come: aprire, dirigere e lavorare in laboratori di analisi clinica, lavorare in istituti di ricerca ecc... ciò smaltirebbe l'eccesso di laureati, senza dover ricorrere al numero chiuso che porterebbe solo danni come li sta portando a Medicina.

domenica 26 gennaio 2014

PAOLO PELINI (MRSI): LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE BEATRICE LORENZIN SULLA RIQUALIFICAZIONE DELLA PROFESSIONE DEL FARMACISTA

PAOLO PELINI (MRSI): LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE BEATRICE LORENZIN SULLA RIQUALIFICAZIONE DELLA PROFESSIONE DEL FARMACISTA

Alla Cortese Attenzione del Ministro della Salute On. Beatrice LORENZ8IN.
Mi chiamo Paolo Pelini, sono il presidente del Movimento Politico di Centro-Destra On-Line MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA.
Mi permetto di scriverle questa missiva per portare alla sua attenzione alcune proposte che ho depositato in parlamento sulla Riqualificazione delle Professioni Sanitarie in particolare quella del Farmacista, che spero prenderà in considerazione per la riforma sul Patto sulla Sanità che presenterà entro Febbraio come da LEI Ministro annunciato.
Le mie proposte vanno dal permettere ai Laureati in Farmacia di poter dirigere,aprire Laboratori di Analisi Clinica e di svolgervi Analisi, al riconoscimento della nostra professione nel Servizio Sanitario Nazionale come professione sanitaria (come ho letto che si vuole fare per altre professioni tipo i Biologi), al dare la possibilità al Farmacista in casi straordinari di Prescrivere ricette /terapie come accade in Canada, Scozia ecc... e di somministrare Vaccinazioni sempre come accade in altri stati, oltre che il vietare a chi non è laureato in farmacia di poter acquistare o lavorare in Farmacie o Parafarmacie cosa che invece è attualmente concessa ai Biotecnologi che possono lavorare e acquistare Parafarmacie o alle cooperative, mentre come le dicevo Ministro, ai Farmacisti non è concesso lavorare in altre strutture all'infuori della Farmacia se escludiamo le Industrie Farmaceutiche dove però vengono assunti più volentieri i laureati in CTF e dove gli Informatori Scientifici sono sempre meno richiesti o stanno venendo licenziati e gli Ospedali dove però entrare è molto difficile. Mentre per l'appunto altre professioni possono o pare da quello che si legge potranno entrare a lavorare in Farmacia rischiando di creare conflitti di competenze o far licenziare qualche farmacista collaboratore. Ora io mi chiedo e le chiedo Ministro perchè invece di consentire l'accesso ad' altre professioni in Farmacia non si danno nuove qualifiche tipo quelli sopra citate al Farmacista come avviene in tutto il Mondo?
Non vorrei che come è accaduto negli anni passati per altre professioni e settori, vedi Ricercatori anche i Farmacisti in particolare i Farmacisti Collaboratori che quindi non hanno una loro Farmacia trovino più allettante le offerte e le qualifiche che sono state date al nostro settore in altri stati, tanto più ora che l'Europa permette ai professionisti di spostarsi e lavorare liberamente in tutta l'Europa e che dovremmo assistere a una Fuga dei nostro Professionisti nei prossimi anni.
La informo inoltre che ho incorso contatti e spero presto di incontrare alcuni esponenti politici di alcuni partiti presenti nelle Commissioni Parlamentari Competenti per discutere insieme di queste mie proposte.
Aggiungo inoltre che le mie proposte hanno trovato un buon apprezzamento tra i Farmacisti.
Confidando nella sua sensibilità sui problemi sopra elencati la informo che sono pronto sin d'ora ad un incontro con Lei per discutere faccia a faccia di questi problemi e a collaborare insieme per trovarvi soluzione.
Le Invio i miei più Cordiali e Distinti Saluti
Paolo Pelini
Presidente
MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA

sabato 18 gennaio 2014

PAOLO PELINI (MRSI): L'ITALIA DOPO AVER REGALATO I NOSTRI RICERCATORI AGLI ALTRI STATI ORA VUOLE DONARE ANCHE I FARMACISTI

PAOLO PELINI (MRSI): L'ITALIA DOPO AVER REGALATO I NOSTRI RICERCATORI AGLI ALTRI STATI ORA VUOLE DONARE ANCHE I FARMACISTI


PAOLO PELINI (MRSI): La storia della necessità di dover inserire il
numero chiuso nella facoltà di Farmacia non sta in piedi, in quanto
già di fatto il numero chiuso è presente nella maggior parte delle
Facoltà di Farmacia delle Università Italiane.
La realtà come ho dichiarato varie volte, è che serve una
riqualificazione della professione come è avvenuto  in tutte  altre
parti del mondo che dia nuove competenze al farmacista.
Senza dover spedire all'estero i nostri Farmacisti per magari
rimpiazzarli con altre figure professionali (come piacerebbe a questo
Governo) meno competenti che per colpa di un paese che non sa quali
siano le vere priorità non ha saputo valorizzare e non ha saputo
inserire nel mondo del lavoro e ora sono“ a spasso” e non si sa dove
impiegarli.
La strada per salvare la professione del farmacista come altre
professioni, l' MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA l'ha già
tracciata  e portata all'attenzione del web e del Parlamento,questa
strada si chiama Riqualificazione.
Paolo Pelini
Presidente
MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA

mercoledì 15 gennaio 2014

PAOLO PELINI (MRSI):FINALMENTE SI PARLA DI RIQUALIFICARE LA PROFESSIONE DEL FARMACISTA

PAOLO PELINI (MRSI): FINALMENTE SI PARLA DI RIQUALIFICARE LA PROFESSIONE DEL FARMACISTA



PAOLO PELINI (MRSI): Dopo la Pubblicazione delle mie proposte a nome del Movimento MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA, sulla necessità della Riqualificazione delle Professioni Sanitarie in Particolare della Professione del Farmacista, si è finalmente mosso qualcosa ed' ora tutti chiedono a gran voce tali riforme.
Come più volte dichiarato le mie proposte sono in Parlamento e all'attenzione dell'Unione Europea e disponibili sul Web.
Sono pronto e ho già iniziato a prendere i contatti con esponenti politici per portare a casa una riforma seria che dia nuove qualifiche alla professione del Farmacista senza scendere a compromessi con nessuno.
Il fatto di aver sollevato tale interesse su questa questione è una prima vittoria mia e del movimento MRSI, una vittoria per una battaglia che continuerò a portare avanti nel Web, in Parlamento, In Europa e in tutte le sedi opportune e che si estendere presto ad' altri campi.
La Politica ascolti le proposte e finalmente il Sistema Sanitario Italiano potrà essere dopo 35 anni rimodernato.
Paolo Pelini

MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA

lunedì 13 gennaio 2014

PAOLO PELINI (MRSI): NO alle Liberalizzazioni, SI a far restare la Titolarità delle Farmacie al Farmacista

PAOLO PELINI (MRSI): Mi  spiace deludere il Presidente della parafarmacie, ma i posti di lavoro non si creano distruggendo la professione del Farmacista come sta cercando di fare il Governo ad'' esempio col Decreto OMNIBUS che toglie la titolarità ai farmacisti e rischia di creare più disoccupazione nel settore favorendo l'ingresso di altre professioni all'interno della Farmacia meno competenti, tutto questo mentre all'estero si danno sempre maggiori competenze al Farmacista.
Come non si creano posti di lavoro trasformando il Farmacista in un commesso da super mercato come invece vuole la Sinistra e ha provato a fare con Bersani e Monti con le liberalizzazioni  permettendo la vendita delle parafarmacie alle Coop Rosse e permettendo che nelle parafarmacie lavorassero anche professioni come il Biotecnologi.
Prima si vieti la vendita di farmacie e parafarmacie e la possibilità di lavorarci a chi non è Laureato in Farmacia e poi si può forse anche parlare di liberalizzazioni.
Il nostro progetto per il Farmacista va in tutt'altra direzione, quella di aumentare le competenze al Farmacista come sta avvenendo in tutto il mondo e non svendere la professione.

sabato 11 gennaio 2014

Paolo Pelini (MRSI) Il Numero Chiuso a Farmacia non eviterà la Disoccupazione

Paolo Pelini (MRSI) Il Numero Chiuso a Farmacia non eviterà la Disoccupazione


Paolo Pelini (MRSI): Sono parzialmente d'accordo col presidente Maximin Liebl,  sul fatto del introduzione del  numero chiuso a Farmacia se questo ha come scopo di selezionare una classe professionale migliore, no se deve servire come ostacolo all'accesso come avviene in altre facoltà come Medicina.
Più che altro come ripeto e ripeterò fino alla nausea, serve una riqualificazione della professione con l'acquisizione da parte del farmacista di nuove competenze, come avviene in tutto il mondo. Io le proposte le ho fatte e sono pubbliche, disponibili sul web e in Parlamento Italiano ed Europeo, bisogna dare competenze al Farmacista per permettergli di poter svolgere Analisi cliniche, vaccinazioni e prescrizioni (in casi straordinari) e con una parallela riforma del corso di laurea in Farmacia.
Non è il Numero Chiuso che abbasserà la Disoccupazione in Farmacia, ma l'evitare aprendo nuove strade ai Farmacisti, invasione delle farmacie e parafarmacie di altre professioni incompetenti che potrebbero far gola a qualcuno per sostituire a costi minori quella del farmacista  a discapito della salute pubblica e in oltre nuove qualifiche eviterebbero la fuga dei farmacisti verso paesi più moderni tipo Germania,Francia,Canada ecc...
Paolo Pelini
Presidente
MRSI MOVIMENTO RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA